
LA NOVITA’ IN SINTESI PER L’ANNO 2023
La Legge n. 85-2023, articolo 40, ha innalzato per il solo anno 2023 e per i soli lavoratori con almeno un figlio fiscalmente a carico, la soglia di non imponibilità ad imposte/contributi a 3.000 euro su base annua e per ciascun lavoratore (258 euro è la soglia ordinaria prevista per legge) per beni/servizi concessi dal datore di lavoro (c.d. fringe benefits come ad esempio i buoni spesa) compresa anche la possibilità del rimborso di bollette per le utenze domestiche di gas–luce-acqua che il lavoratore abbia sostenuto nel 2023.
In poche parole:
- Il datore di lavoro potrà acquistare e poi concedere al lavoratore, con almeno un figlio fiscalmente a carico, delle utilità esentasse (come i buoni spesa) oppure decidere di rimborsare (attraverso la busta paga) la spesa sostenuta dal lavoratore nel 2023 per le bollette di gas-luce-acqua (o anche solo una parte di questa spesa ma in ogni caso entro la soglia di 3.000 euro), senza alcun sovraccarico di imposte/contributi; dall’altro lato, il lavoratore avrebbe la disponibilità di tali utilità, immediatamente spendibili oppure avrebbe il rimborso delle bollette, senza alcun effetto di cumulo sul reddito personale ai fini del pagamento delle proprie imposte.
ATTENZIONE! – I fringe benefits o il rimborso delle bollette non possono essere sostitutivi della ordinaria retribuzione contrattuale (come ad esempio per pagare ore di straordinario al nero!) ma sono utilità concesse in aggiunta alla normale retribuzione (si tratta di un regalo!) per una libera decisione del datore di lavoro; il datore di lavoro non ha quindi nessun obbligo nel dover corrispondere queste utilità aggiuntive ai propri lavoratori.
DESTINATARI
Destinatari dei fringe benefits e del rimborso bollette possono essere:
- Lavoratori dipendenti;
Ma anche,
- Collaboratori coordinati e continuativi (Co.Co.Co.);
- Amministratori che percepiscono un compenso mediante busta paga.
COSA E COME FARE
Come già esposto, nel limite della soglia indicata di 3.000 euro a dipendente con almeno un figlio fiscalmente a carico ed entro il 12 Gennaio 2024, il datore di lavoro può decidere di concedere (anche in combinazione):
1 – BENI E SERVIZI COME:
- Buoni spesa
NOTA BENE – Il datore di lavoro dovrà rivolgersi ai Venditori dei buoni spesa; si consiglia di fare una ricerca in internet digitando “fringe benefits”; i maggiori fornitori hanno una capillare rete di agenti sul territorio ma è anche possibile fare acquisti direttamente on-line; ovviamente il costo per l’acquisto dei fringe benefits è un costo deducibile dal reddito d’impresa/professionale; se richiesto, lo Studio è a disposizione per dare indicazioni di massima per scelta del fornitore.
2 – RIMBORSO DI BOLLETTE PER UTENZE DOMESTICHE:
- Si tratta di somme erogate/rimborsate al lavoratore, attraverso la busta paga, per il pagamento (anche per una parte) delle utenze domestiche del servizio idrico, dell’energia elettrica e del gas naturale che ha sostenuto nel 2023.
- Le spese delle utenze devono essere riferite al lavoratore ma sono ammesse anche quelle sostenute dal coniuge o da suoi familiari relative a qualsiasi immobile posseduto a titolo di proprietà, locazione, comodato, a prescindere che nell’immobile abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio ma a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese.
- Sono comprese anche le utenze ad uso domestico intestate al condominio, ripartite tra i condomini, per la quota che afferisce al singolo condomino.
NOTA BENE – Sia nel caso di buoni spesa, sia nel caso di rimborso delle bollette oppure una loro combinazione, il lavoratore dovrà presentare al datore di lavoro un’Autodichiarazione (vedi Modello in allegato) con la quale attestare di avere almeno un figlio fiscalmente a carico e il possesso della documentazione comprovante il pagamento delle utenze domestiche riferite all’anno 2023 oltre che gli elementi necessari per la loro identificazione; il lavoratore dovrà attestare che il rimborso non sia stato chiesto anche ad altro datore di lavoro.
NOTA BENE – Il datore di lavoro dovrà esigere e conservare l’Autocertificazione di cui sopra (si consiglia di acquisire anche la copia delle bollette).
ATTENZIONE! – La soglia dei 3.000 euro non può essere superata; se lo fosse, anche per 1 solo euro, l’intero valore dei fringe benefits diverrebbe imponibile a tassazione/contribuzione, sia per il datore di lavoro, sia per il lavoratore.
ALMENO UN FIGLIO FISCALMENTE A CARICO: COSA SIGNIFICA?
- Sono fiscalmente a carico i figli che non hanno reddito oppure che hanno un reddito non superiore a 840,51 euro annui; valore innanzato a 4.000 euro annui per figli di età non superiore a 24 anni.
- La condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata con riferimento al 31 dicembre 2023.
- La misura agevolata di 3.000 euro spetta per intero per ogni singolo genitore, anche nella situazione in cui uno dei due genitori percepisca l’assegno unico universale dall’INPS; ed anche quando i genitori si accordino per attribuire l’intera detrazione per figli fiscalmente a carico a quello dei due che possiede il reddito più elevato.
ATTENZIONE! – COSA FARE PER LE BUSTE PAGA?
Nel caso di buoni spesa:
- Dovrete indicarci, per ciascun lavoratore beneficiario, il valore dei buoni spesa consegnati in modo da riportare l’indicazione in busta paga sotto la voce Fringe Benefits, nel rispetto della vigente normativa fiscale/previdenziale.
Nel caso di rimborso di bollette per utenze domestiche:
Dovrete acquisire, per ciascun lavoratore beneficiario, l’Autodichiarazione dei figli a carico e spese per bollette; l’Autodichiarazione dovrà esserci trasmessa unitamente alla presenze, affinché gli importi accordati siano inseriti tra le competenze della busta paga, sotto la voce Fringe Benefits/Rimborso utenze domestiche.
LAVORATORI SENZA FIGLI FISCALMENTE A CARICO
- Per espressa previsione di legge, per i lavoratori senza figli oppure con figli non a carico, continua a trovare applicazione l’ordinaria soglia di esenzione di 258,00 euro annui.
- Non potranno rientrare il rimborso per le bollette di acqua-luce-gas.
- Non deve essere chiesto alcun modello di Autodichiarazione.
- Dovrà tuttavia esserci indicato il valore dei buoni spesa consegnati (nel limite di 258 euro) in modo da riportare l’indicazione in busta paga sotto la voce Fringe Benefits.